Marco Capitoni – Passito Toscana Igt “TA”

“Un mio pensiero colmo di riconoscenza verso tutta la famigl e un vino dedicato a mia moglie, Antonella, alla sua infinita bont 'TA: così mi rivolgo a lei le innumerevoli volte che ogni giorno la chiamo e le chiedo una cosa ancora: 'TA è il nome di questo vino dolce passito. L'origine: prodotto per la prima volta nel 2016, per festeggiar vent’anni dall'inizio della trasformazione del nostro podere. Era il 1996, quando, forti di una crescente volontà di cambiamento iniziammo un percorso aziendale dove la produzione del vino avrebbe acquisito sempre maggiore importanza. Gli anni che seguirono sono stat intensi, faticosi e tuttavia ricc soddisfazioni.”

Vendemmia: si scelgono le viti più adatte, i cui grappoli presentano le giuste caratteristiche per produrre questa tipo di vino. L'uvaggio è composto da uve bianche e rosse: le prime, raccolte a metà settembre e sistemate ad appassire in frutta mentre le seconde restano a surmaturare in pianta fino alla f di novembre. 

Vinificazione e affinamento: a seguito di una scrupolosa cer solo i grappoli, o le part d ess perfettamente integri, vengono passati nel torchio per la premitura e la conseguente estrazione del mosto. Dopo qualche giorno trascorso in damigiana, al fine d agevolare la sedimentazione delle fecce più grossolane e la loro rimozione, il mosto ottenuto viene versato nei caratelli, dove favorito dalle condizioni ossidative del contenitore, inizia fermentare. Tale processo si sviluppa per un lungo periodo, protraendosi per tutta l'estate successiva in forma vivace rallentando con l'arrivo dell’inverno, per poi riprendere in primavera con il rialzo delle temperature. La permanenza nei caratelli si protrae per oltre due anni. I nostri caratelli alloggiano in piccolo locale "a tetto", hanno una capienza che va da poch litri fino ad un massimo di cinquanta, sono per la maggior parte d rovere, oltre a castagno, ciliegio e gelso. Oltre ai fattori sopra citati, al carattere di questo vino concor maniera determinante la "madre”: composto semi-solido formato da microrganismi che si sviluppano naturalmente durante la fermentazione ed al termine di questa si sedimentano in stato di quiescenza sul fondo dei caratelli, si alimentano e si riproducono grazie all’ ambiente favorevole creato da ogni nuova aggiunta di mosto. Il valore della madre è inestimabile. Rappresenta la memoria, l testimonianza del tempo e del lavoro di tante persone che co passione si sono dedicate a produrre questi vini così speciali; l sue origini possono risalire a decine, addirittura, a centinaia anni. Il 25 febbraio abbiamo imbottigliato l’annata 2017, il risulta sono 345 bottiglie da ml 375, confezionate e numerate una una a mano