Vino di colore giallo paglierino scarico con riflessi verdognoli. Dal profumo delicato, sfuggente ma molto personale, con delicate sfumature fruttate che ricordano la mela Golden. Al gusto è sapido e fragrante mediamente acido, con un retrogusto che ricorda la nocciola. È un vino secco da aperitivo, da antipasti magri di pesce e di carne, da minestre leggere, conchiliacei e crostacei crudi, si abbina bene anche a formaggi a pasta molle.
Collocazione geografica del vigneto: sul conoide del comune catastale di Faedo in località Coveli Erti a 300 m. s.l.m. con esposizione Sud – Ovest e località Pra Grand a 550 m. s.l.m. con esposizione Ovest.
Sistema d’allevamento: “pergoletta trentina aperta” con 6500 ceppi per ettaro e guyot con 6200 ceppi per ettaro. Tipo di terreno: dal punto di vista geomorfologico, Faedo si trova tra la formazione permiana della piattaforma porfirica (roccia vulcanica) e i depositi werfeniani di arenarie, siltiti, marne calcari e dolomie. Il terreno è variabile in profondità da 30 a 100 cm, è di tipo limoso–calcareo e poggia su un conglomerato marnoso.
Uve da cui è prodotto: Nosiola. Produzione per ettaro: 110 q.li.
Tenore alcolico: 11,5%.
Durata prevista del vino: è un vino che va consumato giovane ma non mancano risultati esaltanti anche dopo 5/10 anni di invecchiamento.
Note: il metodo di vinificazione in bianco prevede il lavaggio delle uve e la pressatura in atmosfera controllata. Entrambe le tecniche sono state sviluppate in azienda perseguendo l’obbiettivo di evitare l’utilizzo di antiossidanti esogeni e per preservare i caratteri varietali dell’uva stessa (aromi e antiossidanti) L’origine del nome, Nosiola, non è certa, potrebbe riferirsi al finale del vino da gusto amarognolo, che ricorda appunto la nocciola o al colore ambrato degli acini maturi.
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